L’Home Staging per food blogger

Home staging per food blogger Homethic

Come può l’Home Staging influenzare positivamente la carriera di un/una food blogger? Leggi l’articolo per scoprirlo!

Hello there! In questo articolo del Blog di Homethic torniamo a parlare di blogging, e nello specifico di come l’Home Staging può essere fondamentale nel settore food.

Come abbiamo già visto, il lavoro di allestimento che l’Home Staging è in grado di realizzare è importante anche nel settore del blogging. Questo ambito, nonostante le modifiche subite nel corso degli anni, ancora attrae avventurieri del web e si mescola sempre più profondamente alle figure degli influencer.

L’Home Staging può essere considerato essenziale per i food blogger. Vediamo il perché.

L’Home Staging in cucina

Prima ancora di arrivare allo staging della foto di cibo, spesso si deve passare per lo staging dell’ambiente naturale del food: la cucina.

Un video di una ricetta, se si guarda bene, non viene mai svolto in ambienti “classici” per cucinare, ma sempre su superfici dove gli ingredienti risaltano molto e dove tutto è ordinato e sistemato.

Spesso anche gli stessi strumenti utilizzati, dai coltelli ai guanti da forno, sono studiati per essere il più “appealing” possibile.

Sulla cucina di un food blogger è applicato quindi il principio fondamentale dell’Home Staging: valorizzare gli spazi che si hanno a disposizione, tenendo a mente il target di riferimento.

Come viene realizzato lo staging per food blogger

La cucina è quindi soltanto la base operativa attraverso cui agire. I veri obiettivi del food blogger infatti sono:

  • scattare foto dall’alto delle preparazioni;
  • immortalare angolazioni particolari del piatto finito;
  • dare risalto a qualche elettrodomestico o utensile (anche lo sponsor vuole la sua parte).

In questi casi, l’Home Staging assume delle caratteristiche più specifiche di un semplice staging per la vendita immobiliare. Ma quali sono gli accorgimenti che l’Home Stage deve mettere in atto?

  • Valutare attentamente quale angolazione sarà più presente in eventuali foto o video.
  • Eliminare le imperfezioni dello spazio.
  • Risolvere problemi estetici che potrebbero rovinare una foto perfetta
  • Rispecchiare lo spirito del blog, rimanendo coerenti con l’estetica dello spazio usato.

I passaggi sono quindi simili a quelli dell’Home Staging tradizionale, ma si arricchiscono di un elemento essenziale: creare continuità e coerenza con gli elementi del blog, o lo stile delle ricette.

Ad esempio: è saggio mostrare una cucina ipermoderna in stile minimal, completa di fornelli a induzione e altre tecnologie avanzatissime, mentre si gestisce un blog di cucina tradizionale? Per quanto possa si fare una bella figura, sarà sempre meno preferibile a qualcosa che rifletta il carattere tradizionalista del blog.

L’Home Staging, così come moltissime altre tecniche di marketing, si occupa anche di questo: creare un filo narrativo e un continuo estetico, per valorizzare il prodotto finale.

Lo staging del cibo: food staging

Risolta la parte riguardante la cucina, si passa al vero e proprio fulcro del food blogging: lo staging del cibo. Dato l’alto numero di persone interessate a tentare la fortuna con i blog di cibo, si possono riconoscere molte correnti di pensiero riguardo il fotografare o inquadrare il cibo. Tagli laterali, diagonali, dall’alto, con o senza decorazioni, con luci naturali o artificiali.

Quando si parla di Home Staging per food blogger, si parla in realtà di food photography, una branca del product placement la cui finalità non è piazzare il prodotto fotografato sul mercato, ma aiutare un intero processo di marketing a realizzarsi. Questo processo ha come obiettivo vendere un prodotto composto di tanti sottoprodotti.

Il successo di un blog dipende quindi non solo dalla qualità del cibo, dei contenuti testuali e visivi, ma anche dalla capacità di attrarre più visitatori possibili e convincerli a rimanere, per un motivo o per un altro.

S’intuisce da quanto detto che creare uno stage fotografico per immortalare cibo può essere molto più impegnativo di quanto si creda. Per questo nei blog più professionali le foto in questione si arricchiscono di dettagli legati alla stagione a cui appartiene la pietanza, oppure alla festività annessa.

Le insidie del food staging

Non è un caso che spesso la fotografia finisca con l’essere sbandierata su ogni social come un manifesto del contenuto del blog. L’attenzione nella costruzione dell’immagine porta, di tanto in tanto, a riempita l’inquadratura di qualsiasi elemento di decorazione, pur di creare qualcosa d’impatto.

Lo staging del cibo è una pratica che non si esaurisce soltanto alla scelta della luce, l’inquadratura e il tempo di esposizione. Tutto sta infatti nel procedimento di preparazione, fatto spesso di acquisti effettuati appositamente per l’occasione, oggetti non comunemente usati, inseriti invece per creare la sensazione voluta all’interno dell’immagine.

Persino la stessa superficie dove verrà effettuata la foto, a conti fatti, rappresenta un elemento estetico imprescindibile a cui fare attenzione.

Se l’Home Staging quindi porta benefici soprattutto ai tempi di vendita di un’immobile e al prezzo, lo staging per food blogger è essenziale per creare e mantenere un’immagine di marketing coerente, solida e apprezzabile dal pubblico.

Sia gli ambienti che il cibo subiscono dei processi di vera e propria stage photography, la quale per sua natura prevede d’intuire quali scelte saranno più adatte per la realizzazione dello scopo.

Continua a seguirci: non vediamo l’ora di condividere con te altri spunti per conoscere insieme il fantastico mondo dell’Home Staging!

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